Cosa sono?
Con il termine dieta vegetariana si definiscono tutti quei modelli alimentari, tra cui anche la dieta vegana, che hanno in comune la limitazione o l’esclusione di una parte o di tutti gli alimenti di origine animale.
La dieta vegetariana e la dieta vegana si caratterizzano, quindi, per il consumo prevalentemente di alimenti di origine vegetale.
Frequenza
Secondo quanto definito dal rapporto Eurispes 2021, in Italia, i vegetariani ed i vegani rappresentano circa l’ 8,2% della popolazione intervistata: le persone che hanno dichiarato di essere vegetariane sono il 5,8% della popolazione, mentre i vegani sono il 2,4%.
A scegliere una dieta vegetariana sono più le donne rispetto agli uomini (6,9% contro il 4,7%). Tra i vegani, invece, la situazione è ribaltata: gli uomini sono il 2,7% contro il 2% delle donne.
Differenze
Nonostante appartengano alla stessa categoria, dieta vegetariana e dieta vegana presentano alcune differenze: la prima esclude la carne ed il pesce; la seconda, invece, esclude la carne, il pesce e tutti i derivati, come il latte, i formaggi, le uova ed il miele, ammettendo solo gli alimenti di origine vegetale.
Motivazioni
La dieta vegetariana e la dieta vegana riflettono scelte di vita fondate su motivazioni di tipo etico, ecologico, religioso o salutistico.
- Per il 23,1% degli intervistati, la scelta vegetariana/vegana si inserisce in uno stile di vita improntato al rispetto sia degli animali che del pianeta.
- Il 21,3% delle persone è spinto da motivazioni salutistiche: ad indicare queste ragioni sono più spesso gli uomini, rispetto alle donne.
- Altri ancora riferiscono di aver scelto una dieta vegetariana o vegana per ragioni esclusivamente animaliste: queste persone rappresentano circa il 20,7% degli intervistati.
- L’11,2% degli intervistati cita il rispetto dell’ambiente.
- Il 9,5% ammette di essere guidato dalla curiosità verso nuovi regimi alimentari.
- Il 5,9%, rappresentato prevalentemente dalle donne, dice di scegliere una dieta vegetariana o vegana per mangiare “meno e meglio”.
Effetti sulla salute
Le diete vegetariane e le diete vegane, eseguite in modo corretto ed equilibrato, sono molto benefiche per lo stato di salute dell’organismo.
Sono infatti ricche di:
- cereali.
- frutta.
- verdura.
- legumi.
Tutte queste categorie di alimenti contribuiscono a ridurre l’introito di grassi saturi e colesterolo ed hanno, pertanto, proprietà neuroprotettive nei confronti di diverse patologie croniche, prime tra tutte quelle cardiovascolari.
Possibili carenze nutrizionali
Se non adeguatamente pianificate da un esperto e se non correttamente integrate, le diete vegetariane e, soprattutto, le diete vegane possono essere dannose per l’organismo, esponendolo ad importanti carenze nutrizionali: i prodotti alimentari di origine vegetale, infatti, non contengono quantità sufficienti di molteplici nutrienti fondamentali per l’organismo.
Più nello specifico, vegetariani e vegani sono categorie più vulnerabili alla carenza di vitamina B12, con conseguente rischio di condizioni patologiche, quali l’anemia megaloblastica, il declino cognitivo, le neuropatie e la depressione.
Ancora, corrono il rischio di andare incontro a deficienze di:
- vitamina D.
- calcio.
- ferro
- zinco.
- acidi grassi omega 3.
Soluzioni
In caso di dieta vegetariana o dieta vegana, i nutrienti mancati possono essere assunti attraverso alimenti sostitutivi di origine vegetale.
Sempre più diffuso è l’impiego di cibi “fortificati”, che, per definizione, sono alimenti addizionati di micronutrienti e/o altre sostanze di interesse nutrizionale attraverso specifici processi tecnologici, sulla base di accertate evidenze scientifiche e di carenze attese nella popolazione, al fine di aumentare la loro assunzione nei singoli individui.
Tuttavia, l’uso di integratori alimentari per alcuni regimi vegetariani è a dir poco doveroso: questo vale soprattutto nel momento in cui si decide di aderire ad una dieta vegana.
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